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BAT Italia, Di Paolo “Corporate Affairs chiave per trasformazione azienda”

ROMA (ITALPRESS) – “Il corporate affairs è una figura manageriale a 360 gradi che racchiude public affairs e communication, fondamentale per operare in mercati altamente regolati come quello della nicotina”. Lo afferma Andrea Di Paolo, vicepresidente di BAT Italia e presidente del Comitato Esecutivo di Impact, la nuova community nata per promuovere questa professione, intervistato […]

ROMA (ITALPRESS) – “Il corporate affairs è una figura manageriale a 360 gradi che racchiude public affairs e communication, fondamentale per operare in mercati altamente regolati come quello della nicotina”. Lo afferma Andrea Di Paolo, vicepresidente di BAT Italia e presidente del Comitato Esecutivo di Impact, la nuova community nata per promuovere questa professione, intervistato da Claudio Brachino per Primo Piano di Italpress.Di Paolo, con oltre 20 anni di esperienza come General Counsel, è passato da poco più di un anno alla guida del corporate affairs di BAT Italia, multinazionale presente in 180 paesi con oltre 40 mila dipendenti e 69 siti produttivi. “All’interno di BAT le funzioni legal e corporate affairs erano state unite più di dieci anni fa. Recentemente sono state divise e mi è stata offerta l’opportunità di proseguire in quest’altra funzione”, spiega.“La professione sta cambiando radicalmente, soprattutto per le competenze richieste”, richiamando il sondaggio SWG da cui è partita l’iniziativa Impact. “Pochi conoscono la figura del corporate affairs, molti invece conoscono il lobbista ma lo vedono negativamente, come qualcosa di poco trasparente. Questo accade soprattutto perchè in Italia, a differenza del mondo legale, non esiste una disciplina specifica nè un percorso universitario dedicato”.Il manager evidenzia come il ruolo del corporate affairs moderno vada ben oltre la vecchia concezione di lobbying: “Servono competenze specifiche perchè il corporate affairs promuove standard etici condivisi, richiede investimenti in formazione e multidisciplinarità, lavora sulla comunicazione per posizionare e costruire la reputazione del brand aziendale attraverso progetti di shared value che diano valore alla comunità”.I prossimi anni vedranno BAT impegnata su due direttive comunitarie cruciali: la Tobacco Excise Directive sulla fiscalità e la Tobacco Product Directive. “I prodotti di nuova generazione sono in continua evoluzione, senza combustione e a rischio ridotto, ma l’attuale normativa non li disciplina adeguatamente. Si sta lavorando a livello europeo per trovare la giusta tassazione e regolamentazione”, spiega Di Paolo.L’Italia si distingue positivamente: “E’ stata molto virtuosa perchè tutti i prodotti di nuova generazione – tabacco scaldato, sigarette elettroniche e bustine di nicotina – sono già regolamentati sia da un punto di vista di prodotto che fiscale, secondo una visione di riduzione del danno graduata in base alla scala di rischio rispetto alle sigarette tradizionali”.Il 2025 è stato un “anno di soddisfazioni”, con BAT Italia che ha posto “le fondamenta per una componente centrale del gruppo”. Nel 2021 l’azienda aveva avviato un investimento di mezzo miliardo in cinque anni a Trieste, anticipato ora di due anni: “Abbiamo ampliato lo stabilimento da 10 mila a 30 mila metri quadri di area produttiva, inaugurando a settembre 16 nuove linee produttive per le nuove categorie, fregiandoci del Made in Italy, sinonimo di standard qualitativi elevati”.Parallelamente, BAT ha rinnovato con il Ministero dell’Agricoltura il memorandum di intesa per l’acquisto fino a 15mila tonnellate di tabacco italiano nei prossimi tre anni. “Sosteniamo la filiera agricola nazionale più importante d’Europa, formata da 400 piccole e medie imprese con 6mila occupati in Campania e Veneto, dando loro certezza per il futuro”, afferma Di Paolo.L’innovazione tecnologica caratterizza anche l’agricoltura: “Abbiamo introdotto un progetto basato su intelligenza artificiale e satelliti che digitalizza la filiera e fornisce suggerimenti ai tabacchicoltori. Il sistema monitora le singole piante e invia alert in tempo reale sui fabbisogni di acqua, pesticidi e concimi, evitando sprechi e spargimenti a largo spettro”.“Siamo riusciti a far vedere alla casa madre che in Italia le cose si fanno e si possono fare bene”, conclude Di Paolo. – Foto Italpress – (ITALPRESS).