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SORRIDENDO — il Blog di Nicola Belcari

Nicola Belcari

Ex prof. di Lettere e di Storia dell’arte, ex bibliotecario; ex giovane, ex sano come un pesce; dilettante di pittura e composizione artistica, giocatore di dama, con la passione per gli scacchi; amante della parola scritta

Passato, presente, futuro

di Nicola Belcari - giovedì 03 ottobre 2024 ore 08:00

È passato a trovarmi un caro conoscente, amico di vecchia data, un tempo colleghi curatori di uno scriptorium, bibliotecari seguaci del maestro Apollonio di Alessandria. Dopo i convenevoli, sinceri (ho motivo di credere), ci siamo intrattenuti a lungo su temi di comune interesse. “Come stai?” “I miei dolori fanno ridere gli altri e io non devo raccontarli a tutti: basta che sia io a saperli” ho risposto con le parole di una dea (Apollonio Rodio). Abbiamo rinverdito l’amichevole rivalità che ci divide e che ci unisce, noi francescani e loro domenicani. Tra Agostino e Tommaso d’Aquino, Fede e ragione. L’autorità di Aristotele, il voto di povertà. Le nostre discussioni sono sempre le solite.

Stavolta è la fine di un’epoca, nel passato, nel presente, nel futuro, è la legge della triade.

La paura della fine del millennio ci fu davvero? Le vicende di quei tempi fanno propendere per il sì. La vita nella società feudale stagnava nella curtis rurale, rifugio lontano dalle scorrerie delle bande piratesche, all’ombra del castello del signore e padrone, peggiore delle incursioni di saraceni, ungari e vichinghi. I tre ordini della società, lavoratori (schiavi esclusi), guerrieri, chierici, stentavano ad armonizzarsi, il papato aveva perso potere e prestigio e nell’aria si preparava lo scisma con Bisanzio, per la controversia trinitaria tra l’altro.

Il secondo millennio invece è finito senza patemi, senza superstizioni, con la fiducia nella scienza, con l’adorazione della Ragione si sono trascurati o sottovalutati i segni della decadenza andando incontro al nuovo incuranti di catastrofi annunciate e condizioni minacciose. La scienza tradirà (però). Fu vera scienza? Non è scienza quella che sbaglia? E la falsificabilità (di là da venire) e l’ossimoro scientista? Alla filosofia, alla Storia l'ardua sentenza.

La triade domina da sempre nel Pensiero, dalla Trimurti alla dialettica dello Spirito. Fede, Speranza, Carità sono le virtù che invochiamo. Una triade laica guida e non ci chiede di scegliere tra vita attiva, contemplativa e voluttuosa: ce le offre assieme, secondo il mio amico. È una disputa tra cugini in cui posso solo soccombere.

In un mondo unificato dai mezzi di trasporto, dalle comunicazioni e dal mercato tutti i problemi sono nostri, non solo idealmente nostri: epidemie, carestie, guerre (sia sante, sia profane). È la triade del neo-medioevo. Indietro non si torna. Ci siamo già.

Nicola Belcari

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